Pensiamo sia interessante, e magari utile spunto, conoscere il processo che abbiamo seguito per arrivare a questi dati. Il sistema è stato opportunamente cesellato e migliorato nel corso degli anni ed è l'iter che adottiamo sempre per la programmazione dei viaggi...
Fonte http://www.deviantart.com/ |
Una volta scelta la destinazione, visto che dobbiamo considerare anche gli impegni di lavoro, è necessario effettuare una stima preliminare della fattibilità del viaggio.
Il primo dato importante da sapere è la percorrenza totale.
A questo scopo ci siamo accorti che sono disponibili tantissimi dati in Internet, tuttavia sono poco utilizzabili per i nostri calcoli. Infatti gli sviluppi costieri delle isole o di tratti definiti di costa generalmente comprendono anche isole satelliti, isolotti, scogli e scoglietti vari, importanti dal punto di vista generale del territorio ma fuorvianti per un calcolo corretto delle percorrenze che ci interessano.
Noi utilizziamo sul computer un programma con le carte nautiche dei GPS che poi ci sosterranno in navigazione.
Regoliamo la scala della mappa sui 5 Km e definiamo un punto di inizio. Da qui poi, utilizzando il mouse e la funzione di misura delle distanze, disegniamo un insieme di innumerevoli piccole rette che seguono la costa per arrivare nuovamente al punto di partenza.
Per maggiore sicurezza eseguiamo l'operazione due volte e confrontiamo i risultati: se sono identici o molto simili, riteniamo valido il valore, altrimenti ripetiamo la misurazione fino a quando otteniamo dei risultati di conferma.
Nel caso della Sicilia il risultato è stato di 1015 Km.
Se la destinazione ha dei profondi fiordi o golfi che si possono "tagliare" in caso di necessità, calcoliamo anche la percorrenza alternativa ridotta.
Questa volta... non c'è nulla da poter tagliare, sarà tutta da pagaiare...
Per questo calcolo cerchiamo di ricordarci sempre che la nostra dovrà essere una vacanza, a tratti magari impegnativa, se le condizioni meteo-marine lo dovessero richiedere, ma sempre vacanza deve rimanere. Ci deve essere il tempo per vedere la costa, per fare le soste necessarie, per approfittare anche e soprattutto della cucina locale e per parlare con la gente...
Quindi, dividendo 1015 Km per 30 Km/giorno otteniamo circa 34 giorni.
A questi aggiungiamo circa il 10% di giorni di sicurezza (per i viaggi invernali il 15%), per eventuali soste forzate imposte dalle condizioni meteo-marine avverse o per altri contrattempi. Perciò otteniamo 34 + 3 = 37 giorni.
Fonte Francesco De Crescenzo |
Ora dobbiamo considerare che il luogo, la Sicilia in questo caso, è da raggiungere, e quindi è necessario pensare ai tempi del viaggio.
Andando in auto da Milano fino a Napoli, ci possiamo da qui imbarcare per Palermo, con il traghetto che la sera parte da Napoli e la mattina dopo arriva a destinazione. Il tempo necessario è perciò di 1 + 1 giorni = 2 giorni.
Non c'è voluto molto per scoprire che non potevamo sfruttare questi giorni a nostro piacimento, ma soprattutto non avremmo potuto farli collimare con i traghetti... ma le cose sarebbero potuto andare anche peggio...
Siamo riusciti a coordinare un massimo di 5 settimane + il fine settimana precedente, cioè 37 giorni.
Ora effettuiamo il calcolo a ritroso per verificare quale sarà la percorrenza media giornaliera risultante.
Da questi giorni dobbiamo sottrarre i due giorni di viaggio, ed anche i 3 di sicurezza, ottenendo quindi 32 giorni utili di navigazione.
La percorrenza media giornaliera teorica sarà 1015 / 32 = 31.7, quindi 32 Km/giorno, in linea con quello che ci eravamo prefissati.
Fonte https://www.pinterest.com/ |
Il risultato finale è che il periodo utile, tutto compreso, sarà dal 18 luglio al 23 agosto, per poi riprendere il lavoro il 24...
Da come si sono incastrati fin'ora tutti i tasselli, penso che sarà proprio un interessantissimo viaggio di scoperta... in patria...
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