SUMMER SEA KAYAK EXPEDITION

La Sicilia, con il suo sviluppo costiero di poco più di 1000 Km, è la più estesa isola del Mar Mediterraneo.
Abbiamo già pagaiato in inverno l'arcipelago delle Isole Eolie, in estate quello delle Isole Egadi, più altri piccoli tratti di costa nei dintorni di Trapani, Catania e Palermo.
Ora è arrivato il momento di effettuarne il periplo completo: dal 19 luglio al 22 agosto saremo in navigazione attorno all'Isola.
Le percorrenze medie giornaliere sono stimate in circa 32 Km.
Se volete partecipare, anche solo per un periodo, sarete i benvenuti.
Tatiana e Mauro

martedì 21 luglio 2015

Palermo - Marina di Cinisi (30 km) + Marina di Cinisi - Alcamo Marina (31km)

Domenica 19 luglio 2015
Gli amici palermitani ci accompagnano in mare fin sotto la statua di Santa
Rosalia, che dalla sommità del Monte Pellegrino saluta i naviganti.
Alle tre di pomeriggio, iniziamo il nostro periplo della Sicilia. Le ultime
parole di Vincenzo sono state queste: "Il giro l'hanno già fatto in tanti,
la vera sfida è farlo in agosto!" :-)
La baia di Mondello è ingolfata di motoscafi e c'e un piccolo barchino a
motore che fa la sposta nel labirinto per vendere gelati: ogni volta
assistiamo ad una specie di abbordaggio, seguito dai soliti convenevoli e
dalla scelta dei gusti.
Il primo faro di Capo Gallo ci emoziona ed una fresca brezza ci sospinge
velocemente fino alla prima sosta a Sferracavallo.
Doppiata l'Isola delle Femminile ci teniamo distanti dalla costa per
sfruttare ancora la termica serale che sembra volerci accompagnare fino al
campo.
Scegliamo uno dei numerosi scivoli di alaggio intagliati davanti ad ogni
villetta nella costa rocciosa, bassa ma ricca di scogli appuntiti a forma
di carciofoni giganti.
Una falce di luna si accende mentre montiano la tenda sullo spiazzo di
cemento. Ceniamo con filetti di aringhe e pane carasau perché non abbiamo
tempo e voglia di accendere i fornelli.
Dormiamo come due piombi dalle 23 alle 6 della mattina dopo. È iniziata la
vacanza!

Lunedì 20 luglio 2015
C'è una piccola processione di curiosi intorno allo scivolo. Facciamo
giusto in tempo a smontare il campo che ci chiedono chi siamo, da dove
veniamo e dove andiamo. Nessuno ci rivolge la fatidica domanda sui kayak
(Quanto costano?) ma tutti si interessano dell'attrezzatura di bordo e ci
offrono acqua fresca. La partenza in salita è già un lontano ricordo!
Gli aerei che atterrano all'aeroporto di Punta Raisi scandiscono ogni 6
minuti la nostra sonnolenta pagaiata fino a Torre Molinazzo, dove dal mare
compaiono acque dai colori caraibici e dalla costa scompaiono finalmente le
telecamere di sicurezza.
Consumiamo un pasto frugale sulla spiaggetta pubblica di Terrasini, tra la
curiosità divertita dei bagnanti e dei venditori ambulanti. Nelle ore più
calde riprendiamo il mare perché l'ombra delle tamerici s'è ormai ritirata.
Proviamo a giocare per un paio d'ore nei giardini di roccia fino alla Torre
di Cala Rama ma i Voyager non amano fare rock-hopping e così carichi
sembrano affondare nell'oscurità dell'unica grotta visitata.
Pensiamo di costeggiare tutto il Golfo di Castellammare ma appena ci
ridossiamo dal fresco Grecale l'afa diventa asfissiante. Ci allontaniamo
quindi dalla scogliera e ci facciamo avvolgere dal vento, che ora ha
rinforzato a 15 nodi pieni. I Voyager adesso scivolano leggeri sulle ondine
frangenti e toccano punte di 6 nodi: noi ci sentiamo come due sposini in
viaggio di nozze e ci concediamo un'ora di puro godimento.
Entriamo di gran carriera nel porto di Trappeto con una voglia
supplementare di birra&gelato. Dobbiamo scarpinare per tutto il paese per
riuscire a trovare un bar aperto alle quattro di pomeriggio ma alla fine,
quando ormai cominciavamo a disperate, uno ha magicamente aperto i battenti.
L'ultima ora di navigazione, col mare stavolta al traverso, ci conferma
l'affidabilità del Voyager, che dopo un po' prende ad andare da solo anche
se tu ti perdi dietro ai tuoi pensieri.
Sbarchiamo tra piccole ondine frangenti in un tratto di mare caldo come un
brodo!
La sabbia si infila subito dappertutto, fra le dita dei piedi, le pagine
del diario e le pieghe del sacco a pelo (ma quanto è meglio una spianata di
cemento?!?).
Il cartello sulla recinzione di canne della boscaglia retrostante la
spiaggia vieta il... pascolo non autorizzato: se riesco a tenere l'uomo di
ferro al guinzaglio è fatta!

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