SUMMER SEA KAYAK EXPEDITION

La Sicilia, con il suo sviluppo costiero di poco più di 1000 Km, è la più estesa isola del Mar Mediterraneo.
Abbiamo già pagaiato in inverno l'arcipelago delle Isole Eolie, in estate quello delle Isole Egadi, più altri piccoli tratti di costa nei dintorni di Trapani, Catania e Palermo.
Ora è arrivato il momento di effettuarne il periplo completo: dal 19 luglio al 22 agosto saremo in navigazione attorno all'Isola.
Le percorrenze medie giornaliere sono stimate in circa 32 Km.
Se volete partecipare, anche solo per un periodo, sarete i benvenuti.
Tatiana e Mauro

venerdì 24 luglio 2015

Trapani - Marsala (34 km) + Marsala - Mazara del Vallo (33 km)

Giovedì 23 luglio 2015
La nuvoletta che sovrasta Erice, simile in tutto a quella della Famiglia
Adams, tiene il sole lontano dalla nostra tenda fino alle otto del mattino
e permette di farci una gran dormita. Trapani vista dal mare è una città
molto bella (per me!) e molto brutta (per Mauro!): muraglioni imponenti
chiudono sul versante orientale palazzi di cinque piani e chiese dalle
cupole verdi, due lingue di terra si protendono verso le Isole Egadi come
le corna di una lumaca gigante, il faro e gli scogli sparsi chiudono il
porto, che a sua volta chiude la città sul versante occidentale. Io scatto
decine di foto, Mauro borbotta tutto il tempo.
E continua anche dopo, quando costeggiamo le saline. Capisco e mi unisco:
l'acqua bassa è cosparsa di secche ricoperte di vaste praterie di
posidonia. Pagaiare in queste condizioni è due volte più difficile, per i
bassi fondali e per il caldo africano, e anche quando la brezza spinge
dolcemente la poppa, la pagaia sfrega continuamente sul fondo. Conio una
nuova espressione marinara, "pettinare il mare", quando gli scafi dei
Voyager si infilano tra i cespugli di alghe e le pagaie sfiorano quei
lunghi filamenti grigiastri. È sfiancante.
Sbarchiamo stremati ai piedi della Torre Rubia, nel cuore delle saline
ancora attive, e sotto il suo spicchio d'ombra pranziamo, aggiorniamo il
blog e rispondiamo a qualche telefonata.
Passiamo l'ingresso settentrionale dello Stagnone quando finalmente
sopraggiungono fresche folate di Maestrale. Scegliamo di costeggiare
l'Isola Lunga all'esterno perché il canale interno è ostruito da una
perfetta lingua di sabbia chiara, percorsa nelle due direzioni da bagnati
zaino in spalla che dal kayak sembrano tanti piccoli messia.
La pagaiata fino a Marsala prosegue tra continue "pettinate" e svariate
imprecazioni, unica consolazione il sole che al tramonto si nasconde giusto
dietro il profilo massiccio dell'isola di Marettimo.
Allo sbarco ci raggiunge subito Danilo e siamo contentissimi di accettare
il suo invito a cena: il menù è degno di un ristorante del Gambero Rosso e
lui e Kati si rivelano davvero due cuochi provetti. Io ho le papille
gustative in fibrillazione da quando ho scoperto che per secondo c'è la
parmigiana di melanzane, ma l'acquolina in bocca aumenta a dismisura quando
finalmente ci sediamo a tavola: busiate con... udite, udite... ventresca di
tonno, pomodorini freschi, pinoli, mandorle, mentuccia e... limone! Un
profumo ed un sapore unici! Poi, a far compagnia alla parmigiana, arriva un
pesce spada in agro dolce da leccarsi i baffi e ancora cocomero, gelato di
pistacchio e mandorle, birra artigianale e biologica e, naturalmente, un
bel bicchierino di Marsala coi fiocchi!
Non mi sarei più staccata dalla sdraio a dondolo, sistemata sul terrazzo e
circondata da vasi di basilico e rigogliose piante grasse (a riprova che ad
unirci non è soltanto la passione per il kayak!). Ci salutiamo quando ormai
crollo dal sonno e torniamo al campo-base con lo zaino ricolmo di bottiglie
d'acqua, frutta fresca e pane scuro di Castelvetrano...

Venerdì 24 luglio 2015
Doppiamo di buon'ora Capo Lilibeo, il punto più occidentale dell'isola. E
abbiamo motivo di festeggiare: abbiamo recuperato Spot!
È partito da Legnano dopo di noi ed è arrivato a Marsala prima di noi!
Abbiamo amici efficienti e reattivi: Giorgio l'ha cercato e trovato a casa
(facile, era al suo posto!), Carmine l'ha imballato e spedito, Danilo l'ha
ricevuto e consegnato al destinatario. Si sono attivati in molti, anche per
la Mauro-mobile ancora in officina a Napoli, ed in questa sorta di
abbraccio collettivo noi ci sentiamo molto coccolati.
La costa tra Marsala e Mazara è bassa, anonima e antropizzata.
La Guardia Costiera ci raggiunge in gommone appena fuori dal porto di
Marsala per ricordarci che non possiamo allontanarci oltre i 300 metri
dalla costa. Ringraziamo e proseguiamo.
Continuiamo a pettinare alghe, specie sui capi Pizzolato e Feo, e penso che
dovremmo proprio chiedere di poter navigare non entro i 300 metri da riva
ma almeno entro i 300 metri dalla batimetrica dei 3 metri!
La brezza rinforza giusto quando volgiamo le prue verso Mazara e presto
scoviamo un posticino niente male: il piccolo stabilimento "La Spiaggetta",
un'accattivante palafitta sugli scogli che sovrastano l'ultima spiaggia di
sabbia prima di Capo Granitola. Il bagnino-cuoco-tuttofare ci accoglie con
cortesia e ci dice che possiamo trascorrere la notte tra gli ombrelloni.
Stasera c'è una cena a base di pesce alla brace: come non approfittarne?!?

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