SUMMER SEA KAYAK EXPEDITION

La Sicilia, con il suo sviluppo costiero di poco più di 1000 Km, è la più estesa isola del Mar Mediterraneo.
Abbiamo già pagaiato in inverno l'arcipelago delle Isole Eolie, in estate quello delle Isole Egadi, più altri piccoli tratti di costa nei dintorni di Trapani, Catania e Palermo.
Ora è arrivato il momento di effettuarne il periplo completo: dal 19 luglio al 22 agosto saremo in navigazione attorno all'Isola.
Le percorrenze medie giornaliere sono stimate in circa 32 Km.
Se volete partecipare, anche solo per un periodo, sarete i benvenuti.
Tatiana e Mauro

domenica 2 agosto 2015

Marina di Acate - Marina di Ragusa (36 km) + Marina di Ragusa - Pozzallo (26 km)

Venerdì 31 luglio 2015
Quando torniamo ai kayak, dopo aver mangiato un panino ricchissimo a Marina
di Acate, fatichiamo non poco a prendere sonno. Non per la risacca né per
l'odore acre della plastica bruciata, ma per le voci stridule della giovane
coppia che, con 15 km di spiaggia libera a disposizione, ha scelto di
venire a litigare giusto a 15 centimetri dai nostri kayak.
Ci sveglia il sole che alle sette fa capolino tra le dune e le serre.
Dall'inizio del viaggio abbiamo incontrato pochi animali: due grandi
lumache di mare tra gli scogli affioranti di Sferracavallo, due trampolieri
d'Italia sulla battigia di una caletta alle porte di Terrasini, alcuni
limicoli nel Golfo di Cofano, un fenicottero rosa e due volpoche tra le
saline di Trapani, diverse meduse Rhizostoma pulmo nelle acque lattiginose
di Punta Bianca, un nibbio a volo d'angelo sulla torre di Falconara, tante
berte maggiori a librarsi nel vento all'ingresso del porto di Licata, due
cormorani sul pontile del petrolchimico di Gela, tre sterne oltre Ragusa
Marina. Non avevamo certo bisogno di aggiungere all'elenco della fauna
siciliana le mosche fameliche di Marina di Acate!
Una delle cose più belle dell'andare in giro in kayak è che ogni giorno,
anzi ogni momento, si supera ogni cosa: il paesaggio scorre sotto i tuoi
occhi e dopo qualche pagaiata te lo lasci alle spalle. Funziona così con
tutto, brutture e bellezze naturalistiche, persino con pensieri e
preoccupazioni...
Ancora serre fino a Scoglitti, dove pranziamo, e poi la giornata si riempie
di incontri speciali: Leandro e Mario, due ragazzi entusiasti e motivati
del gruppo kayak Marina di Ragusa, ci vengono incontro fino a Punta Secca
per fare un tratto insieme e ci accompagnano fino al termine della tappa
giornaliera; sotto il faro slanciato che sovrasta la famosa casa televisiva
del Commissario Montalbano, poi, troviamo anche Dario e Vincenzo, i due
amici palermitani che hanno deciso di pagaiare con noi per qualche giorno.
Il mare si riempie dei colori dei nostri sei kayak e la sera delle nostre
chiacchiere allegre.
Montiamo il campo sul limitare della Riserva Naturale Foresta della Foce
dell'Irminio, in uno dei posti più belli tra quelli sin'ora esplorati: una
lunga spiaggia di ciottoli piatti coperta di tronchi levigati ed incoronata
dalla macchia mediterranea profumata e rigogliosa.
La luna piena sorge tra le agavi fiorite mentre sul Dario cucina un risotto
speziato degno di un grande cuoco!

Sabato 1 agosto 2015
Ci stacchiamo a fatica dalla nostra bella casa per una notte. La colazione
apparecchiata tra i tronchi spiaggiati rimane uno dei ricordi più vividi
del viaggio. Succede sempre così, in un viaggio in kayak: ti lasci alle
spalle le cose belle, per andare a scoprirne di altre...
A Donnalucata, appena 4 km oltre, sbarchiamo per fare spesa di frutta e
verdura. Ne approfittiamo per fare anche una seconda colazione al bar:
brioche, latte di mandorla, granita di caffè con panna ed il solito cremino.
Quando noi usciamo dal bar, uno scirocco entra dal mare, deciso ad
ostacolare il nostro viaggio: per coprire la distanza tra Donnalucata e
Sampieri, poco più di 10 km, impieghiamo oltre 3 ore.
Nel tardo pomeriggio, dopo una meritata e tardiva sosta sulla spiaggia di
Sampieri, il vento finalmente cala quel poco da non formare più cavalli
bianchi tra le onde.
Rimane contrario e rallenta ancora la nostra andatura, ma almeno ci
permette di doppiare in tempi ragionevoli Punta Religione, punteggiata di
agavi ed agitata da una divertente 'lavatrice'.
Riusciamo a raggiungere la spiaggia di Pozzallo sul calar del se: le
zanzare ci aspettano per un banchetto indimenticabile ed aggiungiamo anche
loro al novero della fauna i desiderata.
Ci meritiamo un risotto coi tenneruni, come qui chiamano le foglie delle
zucchine lunghe, cucinato con la solita maestria dal cuoco dell'equipaggio:
ci scordiamo fatica e punture e chiacchieriamo a lungo intorno ai fornelli.
La notte si preannuncia meno umida della precedente e, nonostante la
vicinanza del paese, della zona industriale e del porto, altrettanto
silenziosa e... soporifera!

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